venerdì 22 maggio 2009

Firenze: una nuova via per le locazioni

Il Comune di Firenze, rappresentato dall’assessore al patrimonio, e le organizzazioni sindacali degli inquilini e dei proprietari - compresa ovviamente Confedilizia - hanno stipulato un protocollo d’intesa che prevede il rimborso dell’I.C.I. (imposta comunale sugli immobili) ai proprietari che cederanno in locazione un appartamento, alle condizioni previste dall’articolo 2 della Legge 431/98, senza incrementare il canone rispetto al precedente accordo del 2004. Con questo accordo, che sarà deliberato nel corso della seduta di giunta del 19 Maggio 2009, è stato dato un contributo importantissimo alla sottoscrizione delle intese territoriali sulle locazioni abitative da parte delle organizzazioni sindacali degli inquilini e quelli dei proprietari: un passo – piccolo ma significativo – per la riduzione del carico fiscale che grava sulle locazioni, anche se la speranza di Confedilizia è sempre orientata all’applicazione della cedolare secca sui redditi derivanti dall’affitto. L’accordo non prevede questa possibilità per le grandi proprietà come gli istituti bancari, compagnie assicurative, cooperative o comunque tutti i soggetti che hanno una disponibilità di oltre 30 unità immobiliari in locazione ad uso abitativo.
Confedilizia ha espresso il più vivo apprezzamento per questa iniziativa, che assume ancora più importanza in quanto finalizzata a sostenere gli inquilini in un periodo di grave crisi economica. Col provvedimento, si creano inoltre le condizioni per un possibile allargamento del mercato delle locazioni agli immobili sfitti ed il contestuale ed auspicabile abbattimento del fenomeno degli affitti in nero.
Interessante la prevista istituzione di un “sistema informativo che comprende un osservatorio territoriale per il monitoraggio del mercato abitativo, una commissione per la formazione professionale degli operatori del settore e un’agenzia per favorire lo sviluppo del mercato agevolando l’incontro tra domanda ed offerta”. Eccellente la decisione di “istituire un fondo con finalità di solidarietà per sostenere gli inquilini che non sono in grado di pagare l’affitto a causa di motivi di salute, licenziamento e disagi economici dovuti a rapporti di lavoro precario”.
Questa la notizia che nella sua essenzialità dice moltissimo in merito al problema delle locazioni. Vorremmo aggiungere che finalmente quello cha da molto tempo sollecitiamo – come la costituzione di una commissione e di un sistema informativo – comincia a trovare interlocutori e condivisioni sia nell’ente pubblico che nelle associazioni degli inquilini. La nostra posizione è sempre stata quella di prestare la massima attenzione nei confronti di un problema che abbiamo sempre visto non solo in funzione del nostro ruolo di rappresentanti della proprietà diffusa, ma anche degli inquilini, ritenendo importantissimo un impegno sinergico delle associazioni ai fini di trovare le soluzioni più giuste e soprattutto eque nei confronti dei soggetti che vivono sulla propria pelle la difficoltà di trovare una casa e di essere in grado di sostenerne i costi. Non una visione settaria, quindi, ma un contributo forte della nostra associazione per la soluzione di una delle questioni più importanti del nostro paese: la casa. Ci auguriamo che quanto prima sia possibile giungere ad accordi analoghi con tutti i comuni della provincia, ma, ovviamente, non abbandoniamo la battaglia più importante, costituita come già accennato dall’applicazione della cedolare secca sui redditi di locazione. Nel cassetto abbiamo le lettere di impegno del governo ed anche di rappresentanti dell’opposizione. Sarebbe opportuno che qualcuno cominciasse ad assumere le iniziative conseguenti. Solo allora raggiungeremo il massimo delle possibilità per sbloccare finalmente questo settore.

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