martedì 19 febbraio 2008

Pochi euro valgono una vita?

In questi giorni una donna ed una bambina piccolissima hanno perso la vita a causa del monossido di carbonio sprigionatosi da un braciere accesso per riscaldare un furgone trasformato in camper. Una drammatica notizia che ha richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica ed anche la mia.
Immediatamente il pensiero è andato a quante volte questo gas killer ha provocato tragedie, senza tuttavia suggerire a chi di competenza di adeguarsi alle normative e rispettarle, al fine di porre in atto quella prevenzione che sola può eliminare simili lutti.
Purtroppo, anche nel caso delle caldaie degli impianti autonomi di riscaldamento, troppo spesso si deve constatare come l’attuazione dei controlli ed il rispetto delle norme non siano prese in considerazione dagli utenti come sarebbe necessario, anteponendo alla sicurezza della vita la mera valutazione in termini economici.
In questa stessa pagina daremo informazioni in pillole per la corretta gestione degli impianti e delle caldaie. Tuttavia servirebbe - soprattutto da parte di tutti gli interessati - una diversa coscienza nei confronti della prevenzione e del rispetto delle leggi e/o regolamenti. Queste ultime – prevenzione e rispetto delle norme - sono latitanti del tutto o di frequente scarsamente osservate, a danno della tutela della vita meritevole del primo posto in assoluto.
Pensiamo a quanti sono ancora in ritardo – diciamo così, usando un eufemismo in quanto di vera e propria omissione di un dovere specifico previsto dalle leggi si tratta – nella realizzazione delle bocchette di aerazione obbligatorie negli ambienti dove sono installate caldaie per il riscaldamento o semplicemente fornelli per cucinare. Osservando casi simili abbiamo la conferma della superficialità con la quale vengono recepite le norme di legge anche in presenza di finalità di sicurezza.
Solo mediante l’acquisizione di una nuova mentalità da parte degli utenti nei confronti della sicurezza e della tutela della vita si potranno evitare i lutti provocati da questo gas killer che proprio per le sue caratteristiche – in particolare per l’assenza di qualsiasi odore – si manifesta solo a tragedia avvenuta.
Facciamo in modo che questo ennesimo episodio sia da monito per tutti perché, in questo caso, l’assurda morte di una bimba di soli diciotto mesi potrebbe rappresentare una svolta importantissima nell’approccio di tutti gli interessati nei confronti di questo problema.

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