martedì 2 dicembre 2008

Locazioni in nero e sovraffollamento

Nel corso di questi ultimi giorni ha destato interesse, anche per l'attenzione da parte degli organi di informazione, l’iniziativa dell’Assessore Graziano Cioni, il quale ha disposto accertamenti per combattere il fenomeno delle locazioni in nero ai cittadini immigrati ed il sovraffollamento che si verifica in molte delle abitazioni a loro affittate. Lo scopo, è quello di ripristinare la regolarità fiscale e l’ordine all’interno degli edifici dove queste situazioni sono presenti.
Abbiamo avuto modo di esprimere le nostre molteplici perplessità su tale iniziativa, non certo per la questione degli “affitti a nero”, anche per la nostra associazione deprecabili ed ingiustificabili, ma per la scarsa utilità di questo provvedimento dal quale emerge la conoscenza molto relativa delle problematiche connesse alle locazioni in questo particolare momento.
Quando infatti si parla delle unità immobiliari locate a cittadini stranieri dovrebbe essere ben presente che proprio questi ultimi sono i soggetti che hanno la massima necessità di un contratto regolare, in quanto ciò rappresenta uno degli elementi basilari per ottenere il permesso di soggiorno. Non a caso ed a convalida della nostra affermazione, la drammatica lievitazione degli sfratti per morosità connessi alle presenti e gravi difficoltà economiche delle famiglie vede coinvolta una percentuale di inquilini stranieri notevolmente inferiore rispetto alle famiglia di italiani.
Diversa - e più importante - è la questione del sovraffollamento che si rileva in molti degli appartamenti locati a questa categoria di cittadini. Ma se l’assessore, in modo peraltro apprezzabile e lodevole se mirata all’eliminazione delle difficoltà di convivenza per il peggioramento della qualità della vita che si verifica quando sono presenti questi casi (fino a 15/20 persone residenti in unità immobiliari di piccole od al massimo medie dimensioni), avesse l’intenzione di risolvere questo problema, la strada non è assolutamente quella imboccata. Abbinare una simile questione alle locazioni in nero non può funzionare, perché la soluzione passa attraverso l’adozione di provvedimenti che agevolino la possibilità economica per queste persone di far fronte al pagamento del canone senza costringerli a suddividere la spesa in più soggetti.
Vogliamo dire, in parole povere, che non sempre l’affitto in nero è sinonimo di sovraffollamento, perché questo si verifica, per i motivi che abbiamo precedentemente specificato, anche negli appartamenti concessi in locazione in modo del tutto regolare e trasparente almeno sotto questo aspetto.
Ed allora altri provvedimenti ed altre iniziative dovrebbero essere adottate per combattere questo fenomeno, tutte di carattere sociale ed economico e non solo di tipo coercitivo e/o sanzionatorio. Parliamo molto, forse troppo ed in modo non sempre corretto, dei fenomeni – spesso di quelli negativi perché fanno notizia - connessi all’immigrazione. Tuttavia, poco viene fatto per governarli nel rispetto dei diritti delle persone anche di coloro che arrivano nel nostro paese con la speranza di un futuro migliore del presente che lasciano nelle loro terre di origine.
L’anno 2008 è quello del 60° anniversario della carta dei “diritti umani”. Possiamo fare qualcosa di concreto per ricordarlo senza ricorrere ai “gendarmi”?

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