lunedì 21 gennaio 2008

Il condominio ed il nuovo ruolo degli amministratori

Il prossimo 31 Gennaio si svolgerà a Roma nella sede di Palazzo Marini (Camera dei Deputati) la presentazione del volume Confedilizia “Regolamento condominiale multietnico” (accompagnato dalle “leggi sulle locazioni spiegate in più lingue”).
A prescindere dalla soddisfazione personale derivante dalla circostanza di essere stato chiamato a svolgere una mia relazione quale ideatore del regolamento, ritengo che queste iniziative rappresentino il viatico migliore per contribuire a far sì che la figura ed il ruolo dell’amministratore assumano, finalmente mi viene da dire, una veste ed un ruolo che possano portarci fuori da quello stereotipo di “faccendiere” che per comportamenti scorretti e scarso impegno nell’affrontare la specificità e particolarità di questa professione ci siamo ritrovati stampato addosso.
L’egoismo personale che alcuni hanno preferito alla qualificazione professionale ed alla valorizzazione del proprio lavoro, il mercimonio che ha sostituito la soddisfazione morale di costruire qualcosa di importante ed infine, ma non ultima, la scelta di svendere la propria dignità per la sciagurata decisione di “avere” più che di “essere” hanno fatto sì che questa attività, faticosa ed allo stesso tempo interessante, dura ma particolarmente appagante - se svolta a più ampio respiro – non ottenesse i riconoscimenti dovuti.
Ci sarebbe ancora la possibilità di fare qualcosa perché nuovi ed importanti compiti aspettano gli amministratori e fra questi, difficile e nello stesso tempo affascinante, quello di affrontare le problematiche della multietnicità del condominio contribuendo a risolvere il grande, immenso problema dell’immigrazione che, anche per la grave situazione economica dei paesi a basso sviluppo e conseguenti difficoltà di sopravvivenza, diventerà sempre più pressante richiedendo soluzioni che possono anche partire, perché no, dal condominio.
In questa realtà si verifica il primo impatto della convivenza fra etnie diverse ed un buon rapporto all’interno della comunità condominiale con i nostri vicini di altra nazionalità, di diversi costumi ed usanze può essere il miglior viatico per un’integrazione corretta e positiva nel rispetto delle diverse culture.
Possibile non capire che questo è il senso della nostra professione?

Nessun commento: