giovedì 20 maggio 2010

ICI sui canoni concordati: allora avevamo ragione?

Nell’editoriale del 7 Maggio u.s. avevamo espresso le nostre perplessità in ordine al rifiuto interposto dalla maggioranza che governa il Comune di Campi Bisenzio all’eliminazione dell’ICI sui canoni di locazione concordati (che scaturiscono dai cosiddetti “patti territoriali” stipulati dalle organizzazioni degli inquilini, quelle dei proprietari e dagli enti locali). Le nostre esternazioni sono state oggetto di una sorta di gogna mediatica su tutti i giornali locali (ultima perla l’intervento del capogruppo PD su “Disegno Comune” – mensile edito dall’amministrazione comunale di Campi Bisenzio) con l’accusa di voler arrecare un danno economico notevole ed una conseguente riduzione dei servizi da parte del Sindaco e della giunta.
A niente è valso far notare il limitato impatto economico di un simile provvedimento. Allo stesso modo, non è stato colto il grande valore simbolico del provvedimento medesimo in termini di creazione di un nuovo rapporto con il mondo della piccola proprietà. La conseguenza di questa rinnovata relazione sarebbe oltretutto il reperimento di alloggi ora bloccati da una sorta di sfiducia nel sistema delle “locazioni”, dovuta sia a problematiche fiscali che alle difficoltà derivanti dall’impossibilità di rientrare in possesso in tempi brevi del bene, perfino in presenza di sfratti per morosità.
Siamo rimasti sorpresi ed anche sconcertati, dalle dichiarazioni dell’Assessore alle politiche abitative del Comune di Campi Bisenzio che testualmente ha affermato “si intende avviare un ragionamento in ordine all’utilizzo delle misure fiscali generali per alleviare la tensione abitativa e favorire l’aumento dell’offerta di abitazioni sul mercato. Potrebbe essere affrontato il tema dell’ICI, verso il quale c’è una sensibilità da parte dei piccoli proprietari, stante che il mercato dell’offerta degli alloggi in locazione è composto in stragrande maggioranza da questa tipologia di persone”. Una tesi ripresa nella relazione del SUNIA che “sollecita la ripresa del tavolo di trattativa per il rinnovo degli accordi territoriali stipulati nel lontano 2004 e l’eventuale estensione dell’azzeramento dell’ICI come deliberato dal Comune di Firenze”.
Allora ci è sorta spontanea la domanda: ma il capogruppo del P.d. parlava per se stesso o per la maggioranza? E dietro questa serie di attacchi c’era soltanto una posizione personale o quella del Sindaco e Giunta? In parole povere: ma chi governa a livello locale ha le idee chiare? Ai posteri l’ardua sentenza.

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