giovedì 13 maggio 2010

Casa: ma in quale anno siamo?

Anche se quando parliamo di casa siamo ormai abituati da molto tempo a vederne e sentirne di tutti i colori siamo rimasti sconcertati dalla mozione che sarà presentata nel corso del consiglio comunale di Campi Bisenzio con la quale si chiede addirittura il blocco degli sfratti per morosità. Avete letto bene: gli sfratti per morosità.
Servirebbe a poco chiedersi se chi propone la mozione si è reso conto che siamo nel 2010 e che la proprietà da molto tempo, almeno così speravamo che fosse, non è più considerata un “furto”. Allo stesso modo, non servirebbe domandarsi se qualcuno possa pensare ancora alla possibilità di requisire le abitazioni, direttamente od indirettamente, come avveniva in altri tempi ed in altro luogo. L’unica cosa che si potrebbe pensare, legittimamente direi, è che qualcuno ha perso completamente il senso dei tempi e della realtà!
Come si può pensare di espropriare, anche se parzialmente e/o temporaneamente, un bene che appartiene a qualcuno che, facendo sacrifici e rinunce, ha investito i propri risparmi in un appartamento da cedere in locazione? Il fine di questi proprietari, legittimo ed apprezzabile vista la difficoltà di reperire alloggi in affitto, spesso è di integrare una pensione od uno stipendio insufficienti a garantire condizioni. Come si può ancora oggi ritenere che il privato possa essere obbligato a farsi carico del problema di altri cittadini rinunciando ad un canone di locazione percepito legittimamente e sul quale vengono corrisposte tasse ed imposte ben oltre il limite della tollerabilità?
Non sarebbe invece giusto e corretto pensare che nei casi di morosità spesso dovuti alla mancanza di lavoro o alla perdita del reddito precedentemente percepito dovrebbe semplicemente intervenire lo Stato, attraverso gli enti locali più vicini al problema, con aiuti per far fronte all’impegno assunto al momento della stipula del contratto di locazione?
Sarebbe ormai giunto il momento che qualsiasi forza politica – qualsivoglia idea o ideologia rappresenti – cominciasse a pensare in maniera completamente diversa. Con questi metodi non si risolve assolutamente il problema della casa e non si fa altro che incentivare la disaffezione dei proprietari nei confronti della locazione, con la conseguenza che diventa preferibile tenere una casa sfitta piuttosto di dover affrontare l’odissea di uno sfratto soprattutto se per morosità.
Questo modo di pensare, unito all’incapacità della politica di affrontare con iniziative giuste e valide il problema rifugiandosi nell’infinita lista dei decreti di blocco degli sfratti (per fine locazione prima - e se questo è il pensiero insito nella mozione della quale parliamo – si rischia di arrivare al blocco anche per quelli dovuti a morosità) ha provocato l’enorme fenomeno delle case sfitte arrivate ormai alla cifra impressionante di circa 800.000 unità.
E’ proprio difficile pensare che una politica seria e provvedimenti giusti riporterebbero sul mercato questa enorme massa di abitazioni risolvendo definitivamente il problema casa? E non si riesce a pensare niente di meglio che bloccare perfino gli sfratti per morosità? Povera politica come è caduta in basso!

Nessun commento: